BEVANDE ALCOLICHE SI O NO?

Bevande alcoliche

🍷🍸🍹Le bevande alcoliche sono quelle bevande che contengono alcol (etanolo) in misura variabile a partire da 1.2 ml per 100 ml.
🤔Come si calcola la quantità di alcool di una bevanda?

➡️Per sapere quanti grammi di alcol sono contenuti nel volume di bevanda alcolica occorre moltiplicare il valore in etichetta per la densità dell’etanolo (0.79) e per la quantità di bevanda espressa il decilitri.

✅CALCOLIAMO INSIEME… UN BICCHIERE DI VINO

Il consumo di alcol può essere misurato in due modi:

🤓calcolando il quantitativo di grammi ingeriti;
🤓calcolando il numero di bicchieri.
➡️ESEMPIO: un bicchiere di vino

🔎12 (% vol ) x 0.79 x 1.25 dl (un bicchiere) = 11.8 grammi di alcol

⚠️Attenzione!⚠️ I giovani, le donne, gli anziani, alcune etnie risultano fisiologicamente più vulnerabili agli effetti dell’alcol: stomaco e fegato hanno minor capacità di metabolizzare alcol e metaboliti. Quando tempo ci vuole per smaltire un bicchiere? Dipende, ma in linea generale possiamo dire che occorrono almeno 2 ore.

➡️UNITA’ ALCOLICA E CALORIE DA ALCOOL

➡️La quantità di alcol è indicata in U.A. (Unità alcolica).

🎯Nel nostro paese una U.A. corrisponde a 12 gr. di alcol (un bicchiere di vino, una lattina di birra da 330 ml, un bicchierino di superalcolico da 40 ml, un cocktail da 80 ml).

➡️Gli alcolici sono inseriti in quegli alimenti che apportano calorie “vuote”.

😦L’etanolo non è un nutriente ma ci fornisce 7 Kcal per ogni grammo: in genere si conteggiano circa 85 Kcal per ogni U.A.

😩Un consumo superiore alle 3 U.A. al giorno (es. 3 bicchieri di vino) implica un apporto di 255 Kcal al giorno in più, 1785 Kcal in più in una settimana, aumentando i rischi correlati all’incremento ponderale.

🤔I SOLFITI

I solfiti sono sali inorganici che vengono prodotti naturalmente in piccole quantità dai lieviti responsabili della fermentazione alcolica. I solfiti possono inoltre essere aggiunti al vino per preservarlo nelle varie fasi di vinificazione. In etichetta la presenza di solfiti deve essere segnalata per tutti quegli alimenti e quelle bevande che ne contengono più di 10 mg/l.

➡️I vini particolarmente ricchi di solfiti sono in genere i bianchi dolci e gli spumanti.

🥳ALCOOL E CONSUMI

🧐L’alcool secondo le principali Agenzie Internazionali di salute pubblica è una sostanza tossica e cancerogena. Le linee guida ci indicano che “il suo consumo prolungato e cronico è associato quindi ad un aumentato rischio di cancro ed è molto difficile stabilire una quantità assolutamente priva da rischi per la salute”.

➡️Le bevande alcoliche fermentate, delle quali fa parte anche il vino, derivano dalla fermentazione dello zucchero di frutta, cereali o tuberi. Contengono molecole bioattive presenti naturalmente nelle materie prime utilizzate per la loro produzione. Tali composti, somministrati in certe quantità, hanno un’azione antiossidante, antiiinfiammatoria e antiaggregante.

✅Secondo le raccomandazioni dell’OMS il consumo a “basso rischio” è meno di 10 g di alcool al giorno per le donne adulte e per gli anziani (circa 1 U.A.)​ e meno di 20 g al giorno per gli uomini adulti (circa 2 U.A.).

🤔DANNI O PROTEZIONE?

Dobbiamo sempre tener conto della durata dell’esposizione e della quantità introdotte di alcol.​

1) Il paradosso francese correlava una minore mortalità cardiovascolare in un paese caratterizzato da alto consumo di grassi saturi, noto fattore di rischio per le patologie cardiovascolari. Era stato ipotizzato che il consumo di vino rosso potesse esercitare un fattore protettivo.

⚠️In realtà le attuali linee guida indicano che il consumo di basse quantità di qualsiasi bevanda alcolica produce lo stesso risultato sia nella riduzione del rischio di malattia ischemica che nell’aumento del rischio di cancro.⚠️

2) L’assunzione di alcool comporta infatti un aumentato rischio di insorgenza di cancro in quasi tutti i distretti corporei.🧐

3)Il consumo di alcol è legato al maggior rischio di patologie epatiche😩: il fegato è il principale organo bersaglio dell’alcol, che viene metabolizzato per il 90% a livello epatico.

4) Basse quantità😎 di consumo sono associate a minor rischio di ictus ischemico rispetto ai non bevitori. Per l’ictus emorragico si osserva invece un aumentato rischio, soprattutto nel caso del BINGE DRINKING ( assunzione di 6 o più U.A.​ in un’unica occasione per raggiungere velocemente l’ubriacatezza).

5) Un consumo basso di alcol influenza favorevolmente il profilo lipidico🤓: diminuisce la colesterolemia generale e aumenta il colesterolo HDL.

6) Un consumo acuto e cronico di alcol sono associati a effetti sul sistema nervoso😪. I metaboliti dell’alcol sono neurotossici e un consumo a rischio diminuisce le prestazioni cognitive, aumenta il rischio di demenza senile, aumenta il rischio di patologie neurodegenerative e neuropsichiatriche.

7)🙄 Un consumo elevato è una delle principale cause di osteoporosi; un consumo a basso rischio è associato a un miglioramento della salute delle ossa.

8) Attenzione all’ interazione con i farmaci❌: molti farmaci vengono metabolizzati dal fegato dagli stessi enzimi che metabolizzano l’alcol.

➡️IN CONCLUSIONE

📢L’ottavo capitolo delle Linee guida è intitolato “Bevande alcoliche: il meno possibile”.

🔊L’indicazione è chiara. Se si è astemi è bene continuare ad esserlo, perché non esiste un consumo di alcol esente da rischi per la salute. Ma se invece consideriamo il consumo di bevande alcoliche un piacere della vita? Le bevande alcoliche fanno parte della nostra cultura e della nostra tradizione, ma occorre chiarire le differenze di un consumo moderato e frazionato durante i pasti, in linea con quanto indicato nel modello di alimentazione mediterraneo, e un consumo a rischio, dannoso o l’alcoldipendenza. Dobbiamo essere consapevoli di quanto esigua sia la quantità del basso rischio, e che tale quantità va contestualizzata nell’ambito di uno stile di vita sano, dell’assenza di controindicazioni (es. patologie, stato di gravidanza, ecc…), delle possibili interazioni con i farmaci, ecc…

➡️Le quantità a “basso rischio”sono:

➡️fino a 2 U.A. al giorno per gli uomini adulti;
➡️fino a 1 U.A. per donne o ultra 65enni;
➡️0 U.A. sotto i 18 anni

 

A Cura della Dott.ssa Marcella Beraudi-Dietista S.C: SIAN ASL CN2 Alba-Bra

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