Clicca qui per iscriverti al Gruppo Facebook  di Argento Attivo 

Quale giorno migliore per un post sul pesce?

In questo caso non scherziamo ma approfittiamo del 1° di aprile per qualche indicazione sulle proprietà di questo prezioso alimento.

I prodotti della pesca comprendono i pesci, i crostacei (ad es. scampi, aragoste, gamberi, ecc…), i molluschi (es. cozze, vongole, polpi, seppie, ecc…) e infine gli echinodermi (il riccio di mare).

Ci forniscono proteine ad elevato valore biologico, circa il 15-20%, sali minerali come calcio, fosforo e iodio, vitamine. La percentuale di grasso varia, possiamo suddividere i pesci in:

grassi > 8% es. salmoni, anguille, aringhe, ecc…

semigrassi 3-8% es. sardine, carpe, orate, ecc…

magri < 3% acciughe, merluzzi, naselli, spigole, ecc…

Notiamo che anche quando si parla di pesci “grassi” le percentuali medie sono molto inferiori a quelle di altre tipologie di secondi piatti e che proprio nei pesci grassi troviamo un maggior quantitativo di omega 3.​

Il pesce azzurro, specialmente i pesci piccoli che vengono consumati con la lisca (alici, sardine, ecc…) sono una buona fonte di calcio. Altra caratteristica dei pesci di piccole dimensioni è di contenere meno contaminanti come il mercurio presenti in quantità maggiore nei predatori.

La porzione di riferimento prevista dai LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti e energia per la popolazione italiana – IV Revisione) è di 150 gr per il prodotto fresco o surgelato; di 50 gr per il prodotto conservato (peso sgocciolato).

Quante volte alla settimana? Due – tre volte alla settimana secondo le indicazioni delle Linee Guida. Per chi non è abituato al consumo e non lo gradisce il consiglio è di provarlo abbinato a delle verdure di stagione sottoforma di ragù di pesce per condire la pasta (ottenendo così un piatto unico al quale abbinare un bel contorno di verdura di stagione). Vedrete che vi stupirà.

Ultimo appunto: soprattutto in questo momento evitiamo il pesce crudo (tale consiglio vale anche per uova crude, carne al sangue, ecc…) per il maggior rischio microbiologico.

Voi quante volte lo consumate a settimana?

Clicca qui per approfondire con i suggerimenti del ministro della salute